giovedì 12 maggio 2016

MEGLIO SOFFRIRE CHE METTERE IN UN RIPOSTIGLIO IL CUORE di Susanna Casciani


"C'erano una volta un ragazzo e una ragazza. C'erano una volta perché adesso non ci sono più. Un sabato mattina di fine aprile lui si sorprese a piangere davanti a lei. Non riusciva a parlare. Avrebbe voluto confessarle che era finita, ma sapeva che poi lei avrebbe iniziato a singhiozzare, e non ne sopportava nemmeno l'idea. Lei alzò lo sguardo dal suo libro come se avesse avvertito una forza nuova in casa, incontenibile, che l'avrebbe schiacciata contro il muro se non si fosse aggrappata a qualcosa, così si aggrappò al suo orgoglio, o a quello che ne rimaneva. Chiuse il libro, si alzò dal divano e si diresse verso di lui, si mise sulle punte e gli accarezzò la testa. Gli disse di stare tranquillo. Lui le faceva del male e lei lo consolava. Gli diede un bacio sulla guancia e uscì di casa senza voltarsi, per non essere costretta a dirgli addio. Quando, quasi tre ore dopo, tornò a casa, lui non c'era più. Sfinita, si addormentò su quello che era stato il loro letto. Più tardi, si svegliò di soprassalto e mise a fuoco nel buio quella parte di letto, così vuota, e avvertì un macigno sul petto che non la faceva respirare. Si rese conto di non essere pronta a lasciarlo andare. Si alzò per cercare un quaderno, come se improvvisamente fosse una questione di vita o di morte. Ne trovò uno. Conosceva le regole: non chiamarlo, non cercarlo, non seguirlo (!!!), non inviargli messaggi, bloccarlo su ogni social network, non giocarsi la dignità. Conosceva le regole, ma le stavano strette...
Una storia come tante: un ragazzo e una ragazza che si incontrano per caso e si innamorano. I loro incontri prima sono casuali, una sorta di appuntamenti dati in maniera silenziosa. Lei sempre a leggere seduta sul solito muretto, e lui che fa finta di pescare, a volte riuscendo anche nell'impresa. Poi un giorno, Anna si attarda e Tommaso decide di aspettarla fino a sera, il suo bisogno di vederla è troppo forte; la sua tenacia viene ripagata perché lei sopraggiunge tutta trafelata, e iniziano così a parlare, a conoscersi, a scambiarsi confidenze. La presenza dell' uno sembra essere diventata fondamentale per l'altra, come ossigeno puro per poter vivere. E dopo pochi mesi decidono di provarci: vanno a convivere. Qualcuno potrà anche storcere il naso ma quando si ama è così; è volersi addormentare e svegliare accanto alla persona che rappresenta parte di quella felicità, condividendo ogni singolo momento, senza lasciarsene sfuggire nessuno.
Così Anna apre il suo cuore a Tommaso, suonando la sua chitarra e cantandogli canzoni composte appositamente per lui; di conseguenza lui condivide la sua arte, la pittura e l'amore per l'insegnamento. Ma Anna ha paura, è piccola e fragile, Tommaso lo sa, continua a ricoprirla di attenzioni, la incoraggia a non avere paura di vivere, la sprona a fare quello che più le piace, le dice di buttarsi a capofitto nei suoi progetti; cerca di infonderle quella sicurezza di cui ha bisogno.
Poi un giorno la magia finisce. Tommaso cerca le parole giuste per dirle che non la ama; ma il loro legame era speciale perché non aveva bisogno di parole, così Anna intuisce la situazione, lascia da parte quello che stava facendo e lo abbraccia. Lui la vuole lasciare e lei lo consola. E dopo aver scaricato la tensione andando a correre, al suo ritorno Tommaso non c'è più.

Tu ringrazia, ringrazia tutti quelli che ci sono stati e che per un po' ti hanno resa felice. Anche se non ce l'hanno fatta a rimanenti accanto. Non odiarli. Siamo deboli, siamo così deboli e fragili che ci è impossibile non feriti a vicenda. È solo un tentativo come un altro di sopravvivere. È solo paura.
Ringrazia Anna. Ti farà stare meglio di qualsiasi "vaffanculo" urlato con rabbia.

Questo libro è una sorta di diario, o meglio il diario del dolore di Anna, perché sa che una delle regole fondamentali quando ci si lascia è quella di non chiamarsi, non messaggiarsi e bloccare il profilo su ogni social su cui si è iscritti. Regole che anche a molte di noi vanno strette, per questo decide che l'unico modo per sentirlo ancora vicino è scrivere. Inizia a raccontargli la sua giornata, quanto sia brutto il tempo senza di lui nonostante sia primavera; gli parla del suo dolore, di quel buco al centro del petto che fa male al passare di ogni ora, dei giorni, delle settimane, dei mesi.
Ma al tempo stesso racconta la vita di Anna senza Tommaso, la forza che cerca per andare avanti, e piano piano il ricordo di loro inizia a svanire. Lei decide così di cambiare casa e di tagliarsi i capelli, dare un taglio a tutto quello che glielo ricorda, buttarsi a capofitto nel lavoro e magari cercare anche un corso per imparare a suonare la chitarra; trasformare la sua ansia in energia e voglia di vivere.

Ci si abitua a tutto, anche alla tristezza, anche alla sofferenza, e in qualche modo continuare a provare dolore ci sembra più rassicurante di provare ad andare avanti.

Un libro che parla di amore, per il proprio partner e per se stessi; ma al tempo stesso è una storia che ti fa capire che non si può non amare per aver paura di soffrire perché è proprio questo grande e pauroso sentimento che ci fa capire che vale la pena vivere la propria vita, fare pazzie, realizzare i propri desideri, innamorarsi, ritrovarsi seduti per terra a causa di un amore che ci ha lacerato il cuore, ma trovare sempre la forza di rialzarsi e innamorarsi ancora una volta. Meglio amare e soffrire che non aver amato affatto!

Alcune persone restano nella nostra vita solo per la parentesi di un bacio o di uno scambio di opinioni di fronte a un giornale, per farci incazzare in fila alle poste e per risvegliarci con un "buongiorno" mentre siamo assopiti nei nostri pensieri, e non possiamo fare nulla per trattenerle, anche quando ci piacerebbe, perché è il giusto andamento delle cose: certe persone vanno e vengono. Poi però ci sono anche gli altri, quelli che a un certo punto non ci ricordiamo nemmeno da dove sono arrivati perché sembra che ci siano sempre stati, quelli che non vanno da nessuna parte, quelli che entrano nella nostra vita e fanno di tutto per rimanerci, perché non si sa come né perché, nella nostra vita ci sia trovano parecchio bene, magari addirittura meglio di noi.

Una storia nella quale diventa facile immedesimarsi e, leggendo le parole di Anna, tornare indietro nel tempo ripensando a quegli amori passati che hanno fatto male a quel tempo, ma che ora si ricordano con il sorriso sulle labbra, perché nonostante tutto ci hanno dato modo di crescere, cambiare, maturare, rendendoci le persone che siamo ora.
Un libro che mi sento di consigliare a tutte quelle persone che hanno amato e hanno sofferto, ma che al tempo stesso hanno trovato la forza di ricominciare, perché questo libro racconta la storia di ognuno di noi.




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